E' il dolce più tipico della città, dal sapore primaverile e autunnale insieme, con acuti dolci-asprigni tipici degli agrumi, lontani sentori di spezie, con alla base la solida dolcezza di un bosco d'alberi forti e ombrosi: un gusto unico che invita all'assaggio. Le prime notizie storiche sulla Gubana di Gorizia risalgono comunque al 1714. Lunga è la bibliografia sulla Gubana di Gorizia, chiamata anche Presnitz oppure "strucolo alla goriziana" come suggerì la grande cultrice di cucina Catharina Prato. Ma nel 1891, su Pagine Friulane, Luigi Peteani di Terzo di Aquileia, cultore del nostro folclore, ricordava che "Le gubane goriziane hanno il brevetto e sono una specialità, come lo è il Panettone di Milano". Una grande goriziana, Lella Au Fiore, dedicò un libro a questo dolce, che oggi viene offerto in molte delle eccellenti pasticcerie goriziane. Anche in cucina Gorizia rivela la sua vocazione di cerniera tra mondo latino e centroeuropeo, tra Alpi e Mediterraneo: il tutto passato attraverso il filtro di diverse culture che nella gubana si trasmutano in una festosa, gustosa metafora della gorizianità.
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