Menù veloce: Ricerca nel sito. Menu di navigazione. Vai al contenuto.
La collaborazione tra le amministrazioni comunali limitrofi di Gorizia (Italia), Nova Gorica (Slovenia) e Šempeter-Vrtojba (Slovenia) vanta una lunga tradizione. Gorizia - storicamente radicata sul territorio da più di mille anni -, Nova Gorica - nata in territorio sloveno (allora jugoslavo) a ridosso del confine nel primissimo dopoguerra -, Šempeter-Vrtojba - comune scissosi da Nova Gorica nel 1999, creano territorialmente un'unica città di quasi 60.000 abitanti, senza qui contare i paesi limitrofi. Solo un occhio attento potrà notare dall'alto la separazione tra le tre realtà che, anche geograficamente, si collocano allo sbocco dei Fiumi Isonzo e Vipacco dalle proprie valli, all'inizio di quella lunghissima pianura che porta verso il mare e fin dall'altra parte dell'Italia. Questa conca che ora ospita le tre città è stata da sempre luogo di vita e di passaggio di popoli e culture nonché l'unico passaggio al di sotto delle Alpi che collegava l'Europa dell'est con quella a ovest.
E' su queste storiche basi che nell'anno 1964 si tiene il primo incontro tra le amministrazioni di Gorizia e Nova Gorica, che man mano coinvolge anche altri comuni e istituzioni lungo il confine tra i due stati, sfociando nel 1998 nel c.d. Patto transfrontaliero, ridenominato Protocollo di Collaborazione in seguito al riconoscimento da parte dei governi italiano e sloveno. Il Protocollo, con l'ampiezza della sua portata sia territoriale che di competenza, pone solide basi al dialogo e alla conoscenza reciproca. La creazione dell'Ufficio di collegamento e riferimento tra i comuni di Gorizia e Nova Gorica risale proprio a questo periodo e più precisamente al 1996. Poi, nel marzo del 1999, l'Ufficio è stato esteso anche al neo-costituitosi comune di Šempeter-Vrtojba. L'Ufficio di collegamento, come si vedrà in seguito, rappresenta uno strumento privilegiato in termini di promozione dei contatti e della mutua conoscenza, di scambio di informazioni, ma anche di coordinamento delle azioni.
Con il tempo, nell'ambito dell'operatività del Protocollo, è soprattutto tra le tre città confinarie che si sviluppa la necessità di alzare il livello di collaborazione transfrontaliera portandolo a concentrarsi sulla realtà e sulle problematiche di questo grande e vario nucleo urbano diviso tra due stati. E' così che nel 2002 i sindaci dei comuni di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba istituiscono le "Tre Giunte", ovvero viene creato un canale di collaborazione più diretto tra le tre amministrazioni, che si incontrano periodicamente nel corso dell'anno per affrontare e decidere congiuntamente sulle più rilevanti questioni di interesse comune e che proseguono la collaborazione quasi quotidianamente attraverso gruppi misti di lavoro che toccano tutte le competenze comunali.
Si vuole riportare qui i meccanismi di funzionamento delle principali forme, dalla più recente alla più anziana, avute dalla collaborazione transfrontaliera fino all'istituzione del GECT GO:
Il sistema di collaborazione transfrontaliera avveniva a più livelli, che si possono riassumere in quattro macro-punti:
Si vuole sottolineare le differenze tra le composizioni della classe dirigente e politica dei due stati: per il comune di Gorizia vengono qui coinvolti il sindaco, la giunta e tutti i dirigenti competenti per materia, mentre per i due comuni sloveni vengono coinvolti i sindaci e solo i dirigenti competenti per materia, non essendo nella legislazione slovena prevista la figura politica dell'assessore. Gli incontri vengono organizzati a rotazione dai tre comuni, il sindaco del comune organizzatore dirige i lavori dell'assemblea, il sindaco che organizzerà la prossima assemblea è, invece, incaricato di portare a termine le decisioni assunte durante l'assemblea precedente. Gli incontri non sono pubblici e durante gli stessi viene garantito il servizio di traduzione simultanea in modo che ognuno dei presenti possa esprimersi nella sua lingua d'origine.
e che sono composti da almeno tre rappresentanti politici e tecnici designati da ciascun Comune. I membri delle commissioni sono, per la parte italiana, gli assessori e i dirigenti comunali competenti per materia, per la parte slovena i dirigenti (ovvero i responsabili dei servizi) competenti per materia. Ogni comune coordina 1 gruppo, che si incontra nel corso dell'anno per approfondire tematiche a carattere transfrontaliero di loro competenza. I gruppi discutono di progetti comuni, di problematiche, si scambiano informazioni e coordinano l'attività dei tre enti, decidono se partecipare a iniziative comunitarie quali bandi Interreg, portano a termine le indicazioni ricevute in sede di incontri plenari e predispongono la relazione sul lavoro svolto che verrà esposta dal loro coordinatore all'assemblea plenaria. Anche gli incontri dei gruppi di lavoro non sono pubblici e durante le sedute viene garantito il servizio di traduzione. Il funzionamento dei gruppi di lavoro e delle sedute plenarie è stato formalizzato dai tre enti nel 2005 con un accordo di funzionamento delle Tre Giunte.
Proprio in questo ambito è stato sviluppato il progetto a valere sui fondi europei denominato "Potenziamento degli Uffici di Collegamento e di Riferimento delle Municipalità di Gorizia (I), Nova Gorica (Slo) e Šempeter-Vrtojba (Slo)", approvato nell'anno 2003 per un valore totale di poco più di 140.000 €, dei quali quasi 120 coperti da fondi europei (approvato all'epoca solo per quanto concerne il Comune di Gorizia). Dopo anni di collaborazione e progettazione comune è stato quindi sviluppato e concretizzato anche un progetto che ha ufficializzato e standardizzato il lavoro svolto sinora, le prassi e la collaborazione transfrontaliera in generale.
Grazie al lavoro dell'Ufficio di collegamento e riferimento il Comune di Gorizia è capofila da lungo tempo nella progettazione a carattere transfrontaliero e comunitario, basti pensare ad alcuni importanti progetti finanziati dall'Unione europea nei più vari campi a competenza comunale delle passate programmazioni comunitarie (2000-2007, ...) come:
Totale valore solo progetti di cui il Comune di Gorizia è capofila: 1.400.000 euro
E degli innumerevoli progetti di cui il Comune di Gorizia è stato partner progettuale nel passato, dei quali si citano alcuni:
Accordo di lavoro delle Tre Amministrazioni
Modifiche all'accordo (anno 2008)
Nel Documento sottoscritto dai Sindaci di Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba in data 13.11.1999, gli enti riconoscono e convengono l'avvio del processo di implementazione e completamento del "Progetto di Riconciliazione tra gli abitanti di Gorizia (I) e Nova Gorica (SLO)" che risale al 1998.
Quanto sottoscritto si inserisce nell'ottica di individuare e definire progettualità specifiche che possano trovare positivo accoglimento e finanziamento da parte della Commissione Europea, anche con specifico riferimento alla Risoluzione del Parlamento Europeo di data 24.10.1996 sull'Accordo Europeo sugli aspetti economici e commerciali fra l'Unione Europea e la Repubblica di Slovenia (p.to 9), - conseguente alla presentazione, in sede di audizione dei Sindaci delle due città alla riunione della Commissione Europea per le Relazioni Economiche Esterne dd. 2-3 settembre 1996, del documento "Gorizia (Italia) - Nova Gorica (Slovenia): un caso europeo, un progetto speciale di riconversione socio-economica integrata sulla fascia confinaria italo-slovena" - che si è configurata come invito esplicito alla Commissione Europea "...a sostenere finanziariamente i progetti di riconversione che si rendono necessari nelle zone frontaliere tra l'Unione Europea e la Slovenia per la scomparsa delle attività caratteristiche di tali zone (dogana, import-export), i progetti di recupero e valorizzazione dell'ambiente resi possibili dalla pianificazione comune del bacino dell'Isonzo, nonché, specificatamente, ad incentivare l'esemplare cooperazione economica e culturale tra Gorizia e Nova Gorica, tenendo conto in particolare anche della protezione dell'ambiente".
Innovativi per i suoi tempi, esempi di interfaccia delle progettualità e delle metodologie di intervento delle comunità locali e delle istanze delle popolazioni di confine sono stati gli Incontri dei Sindaci della fascia confinaria italo-slovena a partire dal 1994.
Si riporta il Documento sottoscritto a Sežana (Slo), in data 6 ottobre 2001, redatto in lingua italiana e slovena.